L'Albero della Vita
Sabine Sepandj
TESTO IN ITALIANO (Texto em português)Querido Julio,
io oggi non sarò presente alla tua “festa” perché sono lontana troppi chilometri, ma per fortuna la distanza del cuore non esiste e i mezzi di comunicazione odierni mi permettono di esserlo nonostante tutto.
Non vorrei dilungarmi, solo dirti quanto mi dispiace che non ci sia concesso di poter vivere insieme altri momenti preziosi ma quelli che sono stati bastano per affermare e ricordare che persona meravigliosa sei stata. Ti voglio ringraziare per essere stato uno dei colleghi piu’ umani che io abbia mai conosciuto, la tua dolcezza e serenità, la tua saggezza, il tuo sognare la vita reale insieme ad una lucidità mentale che ti permetteva analisi critiche sulla vita, il tuo impegno politico, la tua inarrestabile verve nel raccontare per iscritto e affabulare oralmente facevano sì che ogni momento passato insieme rendesse speciale i nostri incontri. Era il tuo modo di essere in ogni situazione te stesso, autentico, puro e dolce, accompagnato dai dolci suoni della lingua brasiliana anche nel parlare l’italiano, il tuo rendere profondo con parole semplici ogni argomento toccato, che ti rendeva speciale.
La tua esistenza era un dono per gli altri e incontrarti (significava) ricevere un grande abbraccio di umanità. Perché tu eri umano, vero e davi agli altri la possibilità di esserlo. Raccontavi la vita, anche a lezione, e i tuoi studenti insieme a me che ero una di loro, ti amavano per questo, raccontavi del tuo Brasile, ci facevi capire i nessi, la storia, facevi amare, sognare, immaginare quella terra lontana, rimasta sempre vicina a te.
Quando ti ho visto addormentato, sereno, ti sentivo viaggiare lontano, felice, raggiungere le tue terre dove credo e auguro che tu sia approdato leggero e confortato da tante coccole e dalla vicinanza di tante persone meravigliose che hai radunato attorno a te e che ho avuto la fortuna di conoscere. Lì, negli ultimi momenti della tua vita hai continuato a donarci serenità e speranza, a regalarci tutta la tua immensa umanità e ci hai abbracciato e fatto abbracciare tutti quanti come una grande famiglia.
Questa era la tua specialità, un dono che ti caratterizzava, l’amore, quello che va oltre, che persiste, che si è diffuso e continua ad essere vicino a noi grazie a te, quel continuum di cui ti parlavo in quegli ultimi momenti, un continuum, un flusso che continua, al quale non ci sarà fine.
Per quello ci hai fatto riunire con una forza ammirabile, ci hai fatto conoscere e hai dato tanto a tutti. Ci hai arricchito, mosso nel profondo, e lì rimani, nel cuore di noi tutti.
Quell’albero che guardavi dalla finestra e che ti piaceva e confortava, quell’albero sei tu, l’albero della vita, forte, vigoroso hai piantato le tue radici, i rami, i tuoi amori, la tua famiglia, i tuoi amici, tutte le persone che hai incontrato sul tuo cammino, le foglie siamo noi tutti che cresciuti insieme a te, contagiati dalla tua umanità, andremo per il mondo a portare il seme che hai lasciato in tutti noi, quel seme – puoi starne certo – porterà i frutti che tu hai sempre desiderato.
Per questo ti dedico questa canzone, perché tu di ombre non hai mai avute, anzi ci hai protetto con le tue larghe fronde in quell’ abbraccio che si fa ancora sentire.
Grazie di tutto, Julio, ti voglio tanto bene.
Com muita saudade.
Sabine
http://youtu.be/WsbYGdCQsgk
(Viene cantata dal protagonista, Serse I di Persia, mentre guarda l'ombra di un platano).
Fronde tenere e belle
del mio platano amato
per voi risplenda il fato.
Tuoni, lampi, e procelle
non v'oltraggino mai la cara pace,
né giunga a profanarvi austro rapace.
Ombra mai fu
di vegetabile,
cara ed amabile,
soave più.
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Sabine Sepandj. Nasce a Vienna (Austria) da madre austriaca e padre iraniano. L’incontro dei suoni e culture diverse la porta presto ad interessarsi alle lingue e culture straniere e all'interazione con persone di tutto il mondo. Si laurea in Studi di Interpretariato e Traduzione nelle lingue francese e italiano e si trasferisce in Italia, dove insegna Tedesco come Lingua Straniera al Centro Linguistico Interdipartimentale dell'Università di Pisa e Traduzione simultanea e consecutiva Tedesco/Italiano attiva e passiva alla Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Pisa .
Il suo lavoro le permette di coniugare la sua passione per la comunicazione, le lingue e la cultura interagendo con persone di nazionalità ed interessi diversi. E’ in quell’ambito che conosce Julio Monteiro Martins, collega ed insegnante, ma soprattutto interlocutore ed amico. La unisce a lui il tema della migrazione e dei suoi apporti culturali e umani nella terra di approdo e questa contaminazione benefica della quale si arricchiscono le culture in questione.
Il suo particolare sguardo verso l’umanità, unito alla sua passione per la fotografia le vale il Secondo Premio nel Concorso Fotografico “Migrant Women” (Mater Festival, 2009, Montepulciano) per la sua fotografia “Wondering”, e un piazzamento per una seconda foto fra le prime 15 classificate (“Fantasmi ambulanti”). La sua passione per la letteratura, in particolare per la letteratura di migrazione, il mare e la musica sfociano nel suo esperimento poetico “Joonam”, che scrive in italiano e vede tradotto in portoghese da Julio Monteiro. Nel 2013, parti del poema tradotto in spagnolo troveranno voce nel progetto musicale “Noche Dulce Compañía” a cura del regista venezuelano Armando Holzer e del cantante lirico messicano Humberto García, conseguentemente raccolto in un CD. Sempre come mediatrice tra le lingue e le culture collabora dal 2011 traducendo tra più lingue i sottotitoli di corti e lungometraggi nell’ambito del DOCARTOON – Festival, (Pietrasanta).
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TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)A ÁRVORE DA VIDA
por
Sabine Sepandj
Querido Julio,
hoje não posso estar presente na sua "festa" pois estou muito longe, mas para sorte a distancia do coraçao nao existe e os meios de comunicaçao me permitem de estar presente, apesar de tudo.
Não quero escrever muito, sò queria dizer o quanto lamento que não nos seja mais permitido de viver juntos outros momentos preciosos,. Apesar disso, aqueles que vivimos sao bastante para poder afirmar e lembrar da pessoa maravilhosa que você era. Eu quero agradecer-lhe por ser um dos colegas mais humanos entre a maioria dos colegas que eu já conheci, sua doçura e serenidade, sua sabedoria, o seu sonho de vida real junto com uma clareza mental que lhe permitiu análises críticas sobre a vida, o seu compromisso político, sua verve imparável para contar por escrito e oralmente como contador de histórias. Tudo isso fez com que cada momento que passamos juntos foi especial. Era seu jeito de ser em cada uma das situações, autêntico, puro e doce, acompanhado dos doces sons da língua brasileira também na sua fala italiana. Voce deixava sua marca profunda com palavras simples quando tocava todo tipo de argumento. E' isso que fez você especial.
Sua vida foi um dom para os outros e te conhecer era como receber um grande abraço de humanidade. Porque você era humano, verdadeiro e dava a outros a chance de ser. Você contava a vida, mesmo em sala de aula, e seus alunos junto comigo que eu era um deles, te amavam por isso. Você contava o seu Brasil, fazia compreender os laços, a história, fazia amar, sonhar, imaginar aquela terra distante que mantinha sempre perto de você.
Quando eu vi você dormindo, sereno, eu senti você viajar longe, feliz, no entanto que voce ia para suas terras onde acredito e espero que você está acompanhado por luz e um monte de abraços e confortado pela proximidade de tantas pessoas maravilhosas que se reuniram em torno de você e eu tive a oportunidade de conhecer. Lá, nos últimos momentos da sua vida continuou a nos doar serenidade e esperança, nos abraçou e nos fez abraçar todos, como fosse uma grande família.
Foi esta sua maior caracteristica, o seu dom, o amor, o que vai além e que continua persistente, que se difundiu e que continua a estar perto da gente, graças a você, o continuum de que te falei naqueles últimos momentos, um contínuum, um fluxo que continua, e que nunca terà fim. Você nos fez reunir com uma força admirável, nos fez conhecer e doou muito para todos. Nos enriqueceu e là permance, dentro do coração de todos nós.
A árvore que você olhava fora da janela e que você gostava e que te confortava, essa árvore é você, a árvore da vida, forte, vigoroso, que plantou suas raízes, galhos, seu amor, sua família, seus amigos, todas as pessoas que você conheceu em seu caminho. As folhas somos todos nós que crescemos com você, contagiados por sua humanidade, e que iremos para o mundo para levar a semente que você deixou em todos nós. Aquela semente - você pode ter certeza - ela doarà as frutas que você sempre desejou.
É por isso que eu te dedico essa música, porque você nunca teve sombras, de fato, nos protegeu com seus largos galhos e folhas naquele abraço que ainda estamos sentindo.
Obrigada por tudo, Julio. Te quero muito bem.
Com muita saudade.
Sabine
http://youtu.be/WsbYGdCQsgk
(É cantado pelo protagonista, Serse I da Pérsia, enquanto olha a sombra de uma árvore).
Folhas mais ternas e belas
da minha árvore amada
para você brilhe o destino.
Trovões, relâmpagos e tempestades
Nunca tirem vossa querida paz,
e para ofender nao chegue nem o austro voraz.
Nunca uma sombra foi
De vegetação
Tão cara e amavel
Traduzione in portoghese da A.R.R.
Sabine Sepandj Nasceu em Viena (Áustria) e mãe austríaca pai iraniano. Com o encontro com sons e culturas diferentes nasceu nela o interesse para as línguas e culturas estrangeiras. Se formou em Estudos de Interpretação e Tradução em francês e italiano e se mudou para a Itália, onde ele ensina o alemão no Centro de Línguas Interdepartamental da Universidade de Pisa e Tradução simultânea e consecutiva Alemão /Italiano, ativa e passiva na Escola de Mediação Linguística de Pisa.
Seu trabalho lhe permite unir a sua paixão pela comunicação com línguas e cultura e interagir com pessoas de diferentes nacionalidades e interesses. E ' assim que conhece Julio Monteiro Martins, colega e professor, mas também interlocutor e amigo. A ele se junta para a questão da migração e suas contribuições humanas e culturais com a terra de chegada. Graças a seu olhar da humanidade que se junta à paixão pela fotografia, ganha o segundo prémio no Concurso de Fotografia "Migrant Women" (Mater Festival de 2009, Montepulciano) para sua fotografia "Wondering", e uma colocação para o segundo lugar entre os primeiros 15 classificados ("Fantasmi ambulanti". Sua paixão pela literatura, especialmente para a literatura de migração, o mar e a música em seu originam o experimento poético "Joonam", que escreve em italiano, traduzido para o português por Julio Monteiro. Em 2013, partes do poema traduzido para o espanhol fazem parte do projeto musical "Noche Dulce Compañía" com curadoria do diretor venezuelano Armando Holzer e do cantor mexicano de ópera Humberto García, posteriormente, recolhido em um CD. Sempre como um mediadora entre línguas e culturas, desde 2011 traduz em varios idiomas as legendas de curta e longas metragens, dentro do projeto DOCARTOON - Festival (Pietrasanta).
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