Cosa hanno fatto esattamente Anita e Giuseppe Garibaldi in Brasile e Uruguay? In che misura l'esperienza sudamericana ha inciso sul pensiero e sulle strategie militari adottate in Italia dall'eroe dei due mondi? Quale è stato l'effettivo contributo della moglie brasiliana Anita all'unità italiana? A queste e altre domande ha cercato di rispondere lo storico brasiliano Paulo Markun con il libro Anita Garibaldi, un'eroina del Risorgimento, un vero best seller in Brasile ora tradotto in Italia dal giornalista Rainero Schembri, che ha vissuto per 15 anni in Brasile, proprio nei luoghi dove hanno agito Giuseppe e Anita Garibaldi.
Il libro e' edito dalla Armando Editore (381 pagine, ricco di illustrazioni e foto storiche) e la prefazione e' stata affidata all'Ambasciatore del Brasile a Roma Jose’ Viegas Filho. Una delle novità del libro per l'Italia è la dettagliata descrizione degli ambienti e circostanze che hanno portato Garibaldi a difendere sia il piccolo Stato del Rio Grande do Sul contro il resto del Brasile (in una guerra durata ben dieci anni), sia a sostenere coraggiosamente l'indipendenza dell'Uruguay contro le mire imperialiste dell'Argentina.
Il volume non si sofferma, comunque, solo sull'attività rivoluzionaria di Anita Maria de Jesus Ribeiro da Silva in Brasile e in Italia, ma descrive anche il rapporto con il suo uomo per il quale ha lasciato tutto, perfino la propria vita. Da lei Garibaldi ha avuto quattro figli: una bambina è morta in tenera età e un altro stava per nascere in quel 1948, quando a Mandriole di Ravenna Anita è morta. Ancora non aveva compiuto 28 anni.
Il libro affronta poi alcuni dei tanti misteri e leggende che ancora circondano la vita della ribelle brasiliana. In particolare la sparizione del suo precedente marito, la rocambolesca evasione a cavallo dalla prigionia (con il neonato Menotti in braccio), le sue eroiche gesta durante la Repubblica Romana, la spettacolare fuga della coppia verso Venezia, la tragica morte e i rimorsi mai del tutto chiariti da Garibaldi.
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Note biografiche del traduttore del libro
Rainero Schembri. Nato a Napoli nel 1950, Rainero Schembri ha vissuto per 15 anni in Brasile, più precisamente a Porto Alegre nel Rio Grande do Sul (dove si sono svolti i principali episodi avventurosi di Garibaldi e Anita) e a Rio de Janeiro. Nel 1968 è tornato in Italia laureandosi a Roma in Scienze Politiche. Nel 1973 ha iniziato la sua carriera giornalistica occupandosi prevalentemente di Relazioni economiche internazionali. Ha lavorato e collaborato con numerose testate, tra cui Espansione, Il Globo, La Repubblica, Piccola Industria, ecc. E’ stato anche responsabile delle Relazioni esterne del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Tra le sue varie pubblicazioni si possono citare L’Italia nell’Internazionalizzazione (1 e 2), Dalle Città all’Europa, Una riforma senza stampelle. Attualmente dirige il giornale telematico Euronews.org. Oltre ad ‘Anita’ ha tradotto anche il volume I Signori delle Montagne di Mario Maestri edito in Brasile dalla Acirs.
Antonella Rita Roscilli, brasilianista e giornalista. Si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa lusofona. Laureata in Lingua e Lett. Brasiliana presso “La Sapienza”, Università di Roma, è Mestre em Cultura e Sociedade (Facom-Ufba). Biografa della memorialista Zélia Gattai Amado, ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato la post-fazione dell’edizione italiana di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer) di Zélia Gattai.Collaboratrice della "Fundação Casa de Jorge Amado" di Salvador (Bahia). Membro corrispondente dell'Academia de Letras da Bahia (ALB) e dell’IGHB (Instituto Geográfico e Histórico da Bahia).