Tessere la Libertà: Maria Lai in mostra alla Biblioteca Apostolica Vaticana
Antonella Rita Roscilli
Maria Lai con i fili, 2008
© Daniela Zedda
Ph. Daniela Zedda
TESTO IN ITALIANO (Texto em português) News Sarapegbe, 29 maggio 2022
“L’arte di tessere la libertà” è il titolo della mostra che fino al 15 luglio p.v. ospita le opere dell'artista Maria Lai nello spazio espositivo della Biblioteca Apostolica Vaicana. Realizzata in collaborazione con l’Archivio e Fondazione Maria Lai e i Musei Vaticani, con il contributo della Diocesi di Lanusei e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma Sardegna, la mostra offre uno sguardo nuovo sull'opera dell’artista sarda, attraverso una esposizione che mette in luce gli aspetti della sua ricerca artistica legati al tema del libro e della scrittura, in forte dialogo con il prezioso patrimonio della Biblioteca Vaticana. «Confesso che è con emozione che la Biblioteca Apostolica Vaticana promuove questo incontro tra l’arte di Maria Lai e il proprio patrimonio», spiega il Cardinale Bibliotecario José Tolentino de Mendonça. «Si tratta di un incontro - continua il Cardinale - che ci permette di riscoprire, tra le altre cose, che una biblioteca è una macchina per fare domande. Ed altro ancora. Che ci incita a credere nel potere artigianale della libertà inscritta nelle domande da cui ci lasciamo abitare».
Ricordiamo che l'artista sarda (Ulassai 1919 – Cardedu 2013), conosciuta soprattutto per le sue opere tessili, è stata definita dal critico Giorgio Di Genova come una poetica amanuense del cucito. Per le sue opere ha utilizzato teniche che ruotano attorno al riciclo di materiali scartati, e all’uso di materie tessili semplici che rimandano alle antiche tradizioni della Sardegna. La mostra rappresenta un importante momento di confronto su diversi temi, sia culturali che spirituali, come sottolineato da Sua Eccellenza Monsignor Antonello Mura, Vescovo di Lanusei e di Nuoro: «L’arte è l’immagine della vita che desideriamo».
Organizzata da Don Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Delio Proverbio, della Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Micol Forti, Curatrice della Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, questa esposizione ha l’obiettivo di instaurare un dialogo tra i tesori della Biblioteca Apostolica Vaticana e una artista che ha un posto di grande rilievo all’interno dello scenario dell’arte contemporanea nazionale e internazionale.
Invito a tavola " di Maria Lai. Foto di A.R.R.
Dell’articolata e innovativa ricerca di Maria Lai viene proposta una selezione incentrata sulla «crucialità che l’incontro con l’universo del linguaggio e della scrittura ha ricoperto nell’ambito della sua ricerca artistica». Così spiega nel catalogo Micol Forti, che riporta anche una frase di Maria Lai, centrale nella sua produzione artistica e nell’ideazione della mostra: «La scrittura mi ha suggerito un rapporto tra l’inchiostro e il filo e la possibilità di dare corpo ad un fatto astratto. Così sono nati i libri cuciti a macchina, illeggibili. Il pane e il filo sono di per sé materie cariche di significato: il pane è “vita”, il filo nel mito di Arianna aiuta ad uscire dal labirinto (linguaggio), è il filo del discorso (la comunicazione)». Tra le opere di Maria Lai viene perciò presentato al pubblico un nutrito e variegato corpus di Libri fatti di pane, carta, stoffa, terracotta, ceramica, cuciti, modellati o impressi, datati a partire dagli anni Settanta. Vi sono, poi, due magnifici Telai (1972), gli Oli di parole (1997 e 1998), ispirati ai versi di Federico García Lorca, e il grande Lenzuolo (1989), un’opera intrisa di creatività e immaginazione.
Al centro della Sala Barberini, circondata dalle eleganti scaffalature seicentesche e sovrastata dal bronzo berniniano di Papa Urbano VIII, trova posto l’installazione Invito a tavola (2004), un solenne banchetto in cui la tavola, coperta da una semplice tovaglia di lino, è “imbandita” con libri e pani realizzati in terracotta refrattaria. «I libri di Maria Lai, una volta esposti – ed è la prima in assoluto – all’interno di una biblioteca, hanno il potere di liberare una esplosione di suggestioni, che ci hanno guidato in un viaggio di riscoperta del nostro stesso patrimonio librario, che splende oggi di una luce nuova e inedita», spiega Don Giacomo Cardinali, Commissario della Sala Espositiva. La mostra sarà visitabile ogni mercoledì dalle 16 alle 18, previa prenotazione sul sito della Biblioteca (https://www.vaticanlibrary.va).
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
-------------------------------------------------------------------------------“L’arte di tessere la libertà” è il titolo della mostra che fino al 15 luglio p.v. ospita le opere dell'artista Maria Lai nello spazio espositivo della Biblioteca Apostolica Vaicana. Realizzata in collaborazione con l’Archivio e Fondazione Maria Lai e i Musei Vaticani, con il contributo della Diocesi di Lanusei e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma Sardegna, la mostra offre uno sguardo nuovo sull'opera dell’artista sarda, attraverso una esposizione che mette in luce gli aspetti della sua ricerca artistica legati al tema del libro e della scrittura, in forte dialogo con il prezioso patrimonio della Biblioteca Vaticana. «Confesso che è con emozione che la Biblioteca Apostolica Vaticana promuove questo incontro tra l’arte di Maria Lai e il proprio patrimonio», spiega il Cardinale Bibliotecario José Tolentino de Mendonça. «Si tratta di un incontro - continua il Cardinale - che ci permette di riscoprire, tra le altre cose, che una biblioteca è una macchina per fare domande. Ed altro ancora. Che ci incita a credere nel potere artigianale della libertà inscritta nelle domande da cui ci lasciamo abitare».
Ricordiamo che l'artista sarda (Ulassai 1919 – Cardedu 2013), conosciuta soprattutto per le sue opere tessili, è stata definita dal critico Giorgio Di Genova come una poetica amanuense del cucito. Per le sue opere ha utilizzato teniche che ruotano attorno al riciclo di materiali scartati, e all’uso di materie tessili semplici che rimandano alle antiche tradizioni della Sardegna. La mostra rappresenta un importante momento di confronto su diversi temi, sia culturali che spirituali, come sottolineato da Sua Eccellenza Monsignor Antonello Mura, Vescovo di Lanusei e di Nuoro: «L’arte è l’immagine della vita che desideriamo».
Organizzata da Don Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Delio Proverbio, della Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Micol Forti, Curatrice della Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, questa esposizione ha l’obiettivo di instaurare un dialogo tra i tesori della Biblioteca Apostolica Vaticana e una artista che ha un posto di grande rilievo all’interno dello scenario dell’arte contemporanea nazionale e internazionale.
Invito a tavola " di Maria Lai. Foto di A.R.R.
Dell’articolata e innovativa ricerca di Maria Lai viene proposta una selezione incentrata sulla «crucialità che l’incontro con l’universo del linguaggio e della scrittura ha ricoperto nell’ambito della sua ricerca artistica». Così spiega nel catalogo Micol Forti, che riporta anche una frase di Maria Lai, centrale nella sua produzione artistica e nell’ideazione della mostra: «La scrittura mi ha suggerito un rapporto tra l’inchiostro e il filo e la possibilità di dare corpo ad un fatto astratto. Così sono nati i libri cuciti a macchina, illeggibili. Il pane e il filo sono di per sé materie cariche di significato: il pane è “vita”, il filo nel mito di Arianna aiuta ad uscire dal labirinto (linguaggio), è il filo del discorso (la comunicazione)». Tra le opere di Maria Lai viene perciò presentato al pubblico un nutrito e variegato corpus di Libri fatti di pane, carta, stoffa, terracotta, ceramica, cuciti, modellati o impressi, datati a partire dagli anni Settanta. Vi sono, poi, due magnifici Telai (1972), gli Oli di parole (1997 e 1998), ispirati ai versi di Federico García Lorca, e il grande Lenzuolo (1989), un’opera intrisa di creatività e immaginazione.
Al centro della Sala Barberini, circondata dalle eleganti scaffalature seicentesche e sovrastata dal bronzo berniniano di Papa Urbano VIII, trova posto l’installazione Invito a tavola (2004), un solenne banchetto in cui la tavola, coperta da una semplice tovaglia di lino, è “imbandita” con libri e pani realizzati in terracotta refrattaria. «I libri di Maria Lai, una volta esposti – ed è la prima in assoluto – all’interno di una biblioteca, hanno il potere di liberare una esplosione di suggestioni, che ci hanno guidato in un viaggio di riscoperta del nostro stesso patrimonio librario, che splende oggi di una luce nuova e inedita», spiega Don Giacomo Cardinali, Commissario della Sala Espositiva. La mostra sarà visitabile ogni mercoledì dalle 16 alle 18, previa prenotazione sul sito della Biblioteca (https://www.vaticanlibrary.va).
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)
Tecer a liberdade: a exposição de Maria Lai na Biblioteca Apostólica do Vaticano
por
Antonella Rita Roscilli
“L’arte di tessere la libertà” ("A arte de tecer a liberdade") é o título da exposição que até o dia 15 de julho abriga as obras da artista italiana Maria Lai no espaço expositivo da Biblioteca Apostólica Vaicana. Em colaboração com o Arquivo e a Fundação Maria Lai e os Museus Vaticanos, com a contribuição da Diocese de Lanusei e do Departamento de Turismo, Artesanato e Comércio da Região Autónoma da Sardenha, o projeto expositivo oferece um novo olhar sobre a obra da artista sardo, através de uma exposição que destaca aspetos da sua investigação artística relacionados com o tema do livro e da escrita, em forte diálogo com o património da Biblioteca do Vaticano.
“Confesso que é com emoção que a Biblioteca Apostólica do Vaticano promove este encontro entre a arte de Maria Lai e seu próprio patrimônio”, explica o Cardeal Bibliotecário José Tolentino de Mendonça. «É um encontro - continua o Cardeal - que nos permite redescobrir, entre outras, que uma biblioteca é uma máquina de fazer perguntas. E muito mais. O que nos incita a acreditar no poder artesanal da liberdade inscrito nas questões que nos permitimos habitar». A exposição representa um importante momento de confronto sobre temáticas diferentes, tanto culturais quanto espirituais, como destaca Sua Excelência Monsenhor Antonello Mura, Bispo de Lanusei e Nuoro: "A arte é a imagem da vida que desejamos”.
Foto di A.R.R.
Com curadoria de Dom Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Delio Proverbio, da Biblioteca Apostólica do Vaticano, e de Micol Forti, curadora da Coleção de Arte Contemporânea dos Museus do Vaticano, esta exposição visa estabelecer um diálogo entre os tesouros da Biblioteca Apostólica Vaticana e uma artista que ocupa um lugar de destaque no cenário da arte contemporânea nacional e internacional. A partir da pesquisa articulada e inovadora de Maria Lai (Ulassai 1919 - Cardedu 2013), propõe-se uma seleção que incide sobre a "importância crucial que o encontro com o universo da linguagem e da escrita tem coberto no contexto da sua investigação artística".
Assim explica Micol Forti no catálogo, que também relata uma frase de Maria Lai, central para sua produção artística e para a concepção da exposição: "A escrita me sugeriu uma relação entre tinta e linha, e a possibilidade de dar corpo a um fato abstrato. Assim nasceram os livros costurados à máquina e ilegíveis. O pão e o fio são em si materiais cheios de sentido: o pão é “vida”, o fio no mito de Ariadne ajuda a sair do labirinto (linguagem), é o fio do discurso (comunicação)». Entre as obras de Maria Lai, apresenta-se ao público um grande e variado corpus de livros, de pão, papel, tecido, terracota, cerâmica, cosidos, modelados ou impressos, datados a partir dos anos setenta, dois magníficos teares (1972), o Oli di parole (1997 e 1998), inspirado nos versos de Federico García Lorca, e o grande Lenzuolo (1989), uma obra repleta de criatividade e imaginação.
No centro da Sala Barberini, cercada por elegantes prateleiras do século XVII e pelo bronze berniniano do Papa Urbano VIII, há a instalação Convite à mesa (2004), banquete solene em que a mesa, coberta com uma simples toalha de linho, é "posta" com livros e pães feitos de terracota refratária. "Os livros de Maria Lai, uma vez expostos em uma biblioteca, têm o poder de liberar uma explosão de sugestões, que nos guiaram em uma jornada de redescoberta do nosso próprio patrimônio literário, que hoje brilha com uma luz nova sem precedentes”, explica Dom Giacomo Cardinali, Comissário da Sala de Exposições. A exposição estará aberta toda quarta-feira, das 16h às 18h, mediante reserva no site da Biblioteca (https://www.vaticanlibrary.va).
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
por
Antonella Rita Roscilli
Maria Lai con i fili, 2008 © Daniela Zedda Ph. Daniela Zedda
News Sarapegbe, 29 maggio 2022“L’arte di tessere la libertà” ("A arte de tecer a liberdade") é o título da exposição que até o dia 15 de julho abriga as obras da artista italiana Maria Lai no espaço expositivo da Biblioteca Apostólica Vaicana. Em colaboração com o Arquivo e a Fundação Maria Lai e os Museus Vaticanos, com a contribuição da Diocese de Lanusei e do Departamento de Turismo, Artesanato e Comércio da Região Autónoma da Sardenha, o projeto expositivo oferece um novo olhar sobre a obra da artista sardo, através de uma exposição que destaca aspetos da sua investigação artística relacionados com o tema do livro e da escrita, em forte diálogo com o património da Biblioteca do Vaticano.
“Confesso que é com emoção que a Biblioteca Apostólica do Vaticano promove este encontro entre a arte de Maria Lai e seu próprio patrimônio”, explica o Cardeal Bibliotecário José Tolentino de Mendonça. «É um encontro - continua o Cardeal - que nos permite redescobrir, entre outras, que uma biblioteca é uma máquina de fazer perguntas. E muito mais. O que nos incita a acreditar no poder artesanal da liberdade inscrito nas questões que nos permitimos habitar». A exposição representa um importante momento de confronto sobre temáticas diferentes, tanto culturais quanto espirituais, como destaca Sua Excelência Monsenhor Antonello Mura, Bispo de Lanusei e Nuoro: "A arte é a imagem da vida que desejamos”.
Foto di A.R.R.
Com curadoria de Dom Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Delio Proverbio, da Biblioteca Apostólica do Vaticano, e de Micol Forti, curadora da Coleção de Arte Contemporânea dos Museus do Vaticano, esta exposição visa estabelecer um diálogo entre os tesouros da Biblioteca Apostólica Vaticana e uma artista que ocupa um lugar de destaque no cenário da arte contemporânea nacional e internacional. A partir da pesquisa articulada e inovadora de Maria Lai (Ulassai 1919 - Cardedu 2013), propõe-se uma seleção que incide sobre a "importância crucial que o encontro com o universo da linguagem e da escrita tem coberto no contexto da sua investigação artística".
Assim explica Micol Forti no catálogo, que também relata uma frase de Maria Lai, central para sua produção artística e para a concepção da exposição: "A escrita me sugeriu uma relação entre tinta e linha, e a possibilidade de dar corpo a um fato abstrato. Assim nasceram os livros costurados à máquina e ilegíveis. O pão e o fio são em si materiais cheios de sentido: o pão é “vida”, o fio no mito de Ariadne ajuda a sair do labirinto (linguagem), é o fio do discurso (comunicação)». Entre as obras de Maria Lai, apresenta-se ao público um grande e variado corpus de livros, de pão, papel, tecido, terracota, cerâmica, cosidos, modelados ou impressos, datados a partir dos anos setenta, dois magníficos teares (1972), o Oli di parole (1997 e 1998), inspirado nos versos de Federico García Lorca, e o grande Lenzuolo (1989), uma obra repleta de criatividade e imaginação.
No centro da Sala Barberini, cercada por elegantes prateleiras do século XVII e pelo bronze berniniano do Papa Urbano VIII, há a instalação Convite à mesa (2004), banquete solene em que a mesa, coberta com uma simples toalha de linho, é "posta" com livros e pães feitos de terracota refratária. "Os livros de Maria Lai, uma vez expostos em uma biblioteca, têm o poder de liberar uma explosão de sugestões, que nos guiaram em uma jornada de redescoberta do nosso próprio patrimônio literário, que hoje brilha com uma luz nova sem precedentes”, explica Dom Giacomo Cardinali, Comissário da Sala de Exposições. A exposição estará aberta toda quarta-feira, das 16h às 18h, mediante reserva no site da Biblioteca (https://www.vaticanlibrary.va).
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
Traduzione in portoghese di A.R.R.