Ricordo il caro Gianni, una figura dolce che ho conosciuto tramite Moraes Moreira, in un incontro a Rio, quando mi invitò a partecipare a "Bahia di Todos os Sambas", cosa che mi rese molto felice.
Bahia con la sua gioia, la sua magia, invase letteralmente Roma. Ricordo che all'arrivo, nella hall dell'hotel in Via Veneto, incontrai diversi noti artisti e amici baiani: Dorival Caymmi mostrava a Caetano Veloso come aveva insegnato a Carmen Miranda i gesti delle mani - mentre imitava Gal Costa che cantava l'India. E Nana Caymmi con un grosso chiodo nella borsetta che tirava sempre fuori e lo mostrava agli italiani quando diceva “prego signore”. Roma in festa. E ricordo Leon Hirszman che filmava tutto. Batatinha fu il primo a ricevermi e mi diceva: qui si dice “birra” - e andammo subito a bere al primo bar.
 
Poi la festa nei camerini, le prove e gli spettacoli, con tutti che si godevano quei momenti unici. Un'enorme botte di vino di Frascati e la festa andava avanti fino a tardi. Non accadde solo il giorno del concerto di João Gilberto con un'orchestra,  e nessuno entrò nel camerino. Ma si era anche alla fine. Gianni fu sempre presente e voleva sempre sapere se per noi andava tutto bene, era sempre affettuoso e felice per la riuscita di quella festa che infuocò il Circo Massimo e incendiò di nuovo Roma.
 
Ricordi meravigliosi. Gli italiani si innamorarono di Batatinha; circondavano il musicista di samba per le strade, gridando "Zapatina, Zapatina" e lui li salutava felicemente tutti. Ricordo le abbuffate nei bar e nei ristoranti ove ogni giorno ci chiedevano gentilmente di uscire perché era ora di chiudere. E dovevamo andare alla stazione ferroviaria ove c'era l'unico bar aperto fino all'alba.
 
E anche se di solito la mattina dormivamo,  un giorno dovemmo andare  a vedere Papa Giovanni Paolo II che ricevette gli artisti baiani per ricevere una speciale benedizione. Fu così bello che io e alcuni musicisti decidemmo di restare a Roma ancora per qualche giorno. Fu un periodo così meraviglioso, che mi piacerebbe che Amico fosse ancora qui per rivivere tutto. Saravá. Salve Bahia Yayá. Salve Gianni Amico.


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Paulinho Boca de Cantor. Compositore e cantante popolare, uno dei membri, fondatori, del gruppo Novos Baianos (premio per il miglior disco realizzato in Brasile in tutti i tempi- CORARE FINITO- Rolling Stone Magazine - 2007), è nato a Santa Inês - BA., E ha iniziato la sua carriera musicale come cantante d'orchestra nel 1963. Oltre ad esibirsi dagli anni '60 in spettacoli musicali in tutto il Brasile e all'estero, sia con Novos Baianos, sia in una carriera da solista, è un produttore culturale e uno studioso dell'origine della musica brasiliana. Ha prodotto e presentato opere sulla storia della musica in Brasile come risultato della ricerca e del recupero storico del patrimonio artistico e culturale. Nel 2016, il gruppo Novos Baianos, torna sulla scena musicale esibendosi in spettacoli in tutto il Brasile. Nel 2017 il gruppo lancia il CD / DVD - “Acabou Chorare” Os Novos Baianos meet- e nel 2018 vince il premio di Brazilian Popular Music come miglior gruppo Pop Rock nazionale. www.paulinhobocadecantor.com.br


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Salve a Bahia Yayá, salve Gianni Amico
por
Paulinho Boca de Cantor


                                                               
Maestro Valtel Blanco, Bajara (percussionista) atrás - Paulinho Boca de Cantor, Guilherme Maia ( Baixista) Guilherme Araujo (Empresário de Caetano e Gal), e Lúcia Veríssimo ( atriz) com o S.Padre Papa Giovanni Paolo II - Roma - 1983

Lembrei do Gianni, querido, uma figura doce e que conheci através do Moraes Moreira, num encontro no Rio, quando o mesmo me convidou para participar do Bahia de todos os Sambas, o que me deixou muito feliz.
 
A Bahia com sua alegria, sua magia, literalmente invadiu Roma. Lembro que na chegada encontrei no lobby do hotel na Via Veneto, vários artistas baianos conhecidos e amigos: Dorival Caymmi mostrando a Caetano como ele ensinou os trejeitos das mãozinhas a Carmen Miranda - ao tempo em que imitava Gal Costa cantando Índia. E a Nana Caymmi com um prego grande na bolsa que toda hora tirava e mostrava para os italianos dizendo “prego signore”, a Roma em festa. E o Leon Hirszman filmando tudo. O Batatinha foi o primeiro a me receber e já foi me dizendo: aqui a gente pede “birra” - e fomos  logo molhar a palavra no primeiro bar.
 
Depois a festa nos camarins, nos ensaios e nos shows, com todos confraternizando aqueles momentos únicos. Uma imensa barrica de vinho Frascati e a festa se estendia até mais tarde. Só não aconteceu no dia do show de João Gilberto com orquestra,  que ninguém mais entrou no camarim. Mas também já era o encerramento. O Gianni sempre presente e a toda hora queria saber se estava tudo bem conosco, sempre carinhoso e feliz com o sucesso da festa, que incendiou o Circo Massimo e por  que não dizer incendiou Roma novamente.
 
Lembranças maravilhosas. As italianas se apaixonaram por Batatinha e assediavam o sambista nas ruas aos gritos de “Zapatina, Zapatina” e ele feliz acenava a todas. Lembro das farras nos bares e restaurantes que todos os dias pediam gentilmente para irmos embora porque estava na hora de fechar. E só nos restava ir para a estação ferroviária único bar que ficava aberto até a madrugada.
 
E mesmo dormindo de manhã, um dia tivemos que ir ver o Papa João Paulo II, que recebeu os artistas baianos numa benção especial. Foi tão bom que eu e alguns músicos resolvemos ficar em Roma mais uns dias. Foram momentos tão maravilhosos,  que gostaria muito que o Amico estivesse por aqui para vivermos tudo novamente. Saravá. Salve a Bahia Yayá. Salve Gianni Amico.


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