Il viaggio di Thaisa: primo evento nell' Anno del Turismo delle Radici
Redazionale
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Nell’anno 1891 tanta gente si imbarcò al porto di Genova per raggiungere il Brasile, alla ricerca di un futuro migliore. Tra loro vi erano due giovani originari della Lombardia che si conobbero in Brasile quando già lavoravano in una fazenda. Sette anni dopo si sposarono e dal loro matrimonio nacquero nove figli. Uno di loro si chiamava Arlindo Bestetti ed andò in Italia nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, con la Feb (Forza spedizionaria brasiliana). Era tenente ell’esercito brasiliano e cominciò a tenere un diario in cui annotava ricordi, incontri, nomi di famiglie che lo aiutavano nei tanti luoghi ove passava. Nel suo diario si trovano descrizioni di oltre 70 città da cui inviava cartoline alla sua famiglia. Proprio attraverso le cartoline, Thaisa Bestetti, sua discendente brasiliana, ha deciso di iniziare un viaggio alla riscoperta delle sue origini, seguendo i diari del nonno e le cartoline, copia delle quali ha consegnati ai sindaci di tutti i comuni che ha visitato. Il tour di Thaisa ha toccato molteplici località italiane, tra cui Pisa, Riola, Bologna, Sassuolo, Reggio Emilia, Parma, Borgonovo Val Tidone, Alessandria, Rapallo, Genova.
                                 

                              La cartolina spedita da Rapallo (foto MEI)
Il cammino sulle tracce del nonno Arlindo è iniziato il 3 gennaio a Trezzo sull’Adda in Lombardia, città della famiglia italiana di Thaisa dove il nonno, dopo la fine della guerra, andò egli stesso a cercare la sua famiglia. In questo luogo, Thaisa ha incontrato alcune persone che ricordavano il giorno di arrivo del nonno, quindi è stata ricevuta dal sindaco per la consegna della cartolina ricordo e per ricevere il primo timbro del diario di viaggio. La città di Livorno, porto di arrivo della truppa militare di cui Arlindo faceva parte, ha costituito la seconda tappa del cammino di Thaisa, in compagnia di un cugino italiano.

Dopo una sosta a Marina di Pisa, è giunta alla Tenuta San Rossore, un immenso parco parte del parco naturale di Migliarino fra la provincia di Pisa e quella di Lucca, che fungeva da terreno di caccia per i re. Era il sito dell’accampamento alleato. Fino al 12 gennaio la giovane italobrasiliana ha effettuato un viaggio lungo 5 regioni, alla scoperta di 30 luoghi, per ritrovare i discendenti degli amici del nonno e i paesi protagonisti di questa incredibile storia.
                                       
Tappa finale di questo vero e proprio cammino della memoria è stata il 12 gennaio a Genova, con la visita al Mei, Mei Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, ove Thaisa ha consegnato al Sindaco di Genova Marco Bucci la cartolina dell’ultima tappa del viaggio. All’incontro erano presenti Paolo Masini, Presidente della Fondazione MEI che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto; Fabio Porta, deputato eletto nella ripartizione Sudamerica e Presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Brasile; Alessandra Bianchi, Assessore allo sport, impianti sportivi e al turismo del Comune di Genova; Hadil da Rocha-Vianna, Ambasciatore Console Generale del Brasile a Milano con un video saluto. Paolo Masini, Presidente della Fondazione MEI, ha affermato: “’Siamo orgogliosi di aver di fatto inaugurato l’anno del turismo delle radici in questo modo. Il primo di una lunga serie di progetti previsti. Un viaggio emozionante quello di Thaisa, che, più di altri, disegna un’umanità che travalica i confini spazio-temporali riportando alla luce anche un aspetto della guerra di liberazione poco conosciuto attraverso una documentazione unica. La storia di Thaisa e della sua famiglia è emblematica del ruolo che ha avuto l’emigrazione italiana. Un nuovo importante tassello di quella grande narrazione popolare e collettiva che, come Mei, stiamo costruendo”. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha ricordato che questa storia abbraccia tre secoli, due continenti e tanti sentimenti diversi dalla nostalgia all'amore, dall'attaccamento alla patria alla curiosità: E’ una storia che affonda le radici in Italia e allunga i suoi rami fino al Brasile. È stato un piacere accogliere Thaisa a Genova, tappa di un viaggio alla ricerca delle proprie origini”.

Arrivare a Genova e in un simbolo della Memoria, qual è il Mei, rappresenta sempre una grande emozione, secondo Fabio Porta: “La scelta della sua sede non è casuale. Sia a Genova che a San Paolo in Brasile le due sedi del museo delle migrazioni sono i luoghi da dove molti italiano sono partiti o sono transitati verso le Americhe. In Brasile oggi c’è la più grande comunità di italo discendenti al mondo, oltre trenta milioni di persone. L’anno del turismo delle radici è una straordinaria opportunità di internazionalizzazione e non a caso il primo evento si è svolto al MEI Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana”.

Ricordiamo che “Il viaggio di Thaisa”, è stato il primo evento realizzato in quest'anno 2024 proclamato "Anno del Turismo delle Radici”, che coincide con il 150° anniversario dell’emigrazione italiana in Brasile. Nato da un’idea di Romina Deprati hanno collaborato alla realizzazione del progetto del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana: Andrea Pedemonte, l’Unpli, le consulte degli emigranti come Migrer, l’Associazione di amicizia Italia-Brasile, le Anci Regionali. La vettura del Viaggio di Thaisa è stata messa a disposizione da “I progetti del cuore” Società Benefit
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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

A viagem de Thaisa:  primeiro evento no ano do “Turismo de Raízes: a viagem de Thaisa

Redazionale


                                                                   

No ano de 1891 muitas pessoas embarcaram no porto de Gênova para chegar ao Brasil, em busca de um futuro melhor. Entre elas estavam dois jovens originários da região Lombardia que se conheceram no Brasil, quando já trabalhavam numa fazenda. Sete anos depois eles se casaram e do casamento nasceram nove filhos. Um dos filho se chamava Arlindo Bestetti e foi para a Itália em 1944, durante a Segunda Guerra Mundial, com a Feb (Força Expedicionária Brasileira). Era tenente do exército brasileiro e começou a manter um diário no qual anotava lembranças, encontros e nomes de famílias que o ajudaram nos muitos lugares por onde passou.

Em seu diário há descrições de mais de 70 cidades das quais enviava cartões postais para sua família. Justamente graças a estes cartões postais, Thaisa Bestetti, a sua descendente italobrasileira, decidiu iniciar uma viagem partindo do Brasil, para redescobrir suas origens, acompanhando os diários e cartões postais de seu avô, cujas cópias ia entregando para os prefeitos de cada municípios que visitava. Thaisa passou por várias cidades italianas, incluindo Pisa, Riola, Bolonha, Sassuolo, Reggio Emilia, Parma, Borgonovo Val Tidone, Alessandria, Rapallo, Gênova.
                                                 
                                         
La cartolina spedita da Rapallo (foto MEI)

O caminho que queria repetir os passos do avô Arlindo, começou no dia 3 de janeiro em Trezzo sull'Adda, na Lombardia, cidade da família italiana de Thaisa para onde o próprio avô, após o fim da guerra, foi procurar sua família. Nesta cidade, Thaisa conheceu algumas pessoas que relembraram o dia da chegada de seu avô, Depois foi recebida pelo prefeito para a entrega da copia do antigo cartão-postal e para receber o primeiro carimbo no diário de viagem. A cidade de Livorno, porto de chegada da tropa militar brasileira da qual Arlindo fazia parte, foi a segunda etapa da viagem de Thaisa, na companhia de um primo italiano.

Depois de uma parada em Marina di Pisa, chegou à Tenuta San Rossore, um imenso parque, que fa parte do parque natural Migliarino, entre as províncias de Pisa e Lucca, que serviu de campo de caça para os reis na antiguidade, mas virou durante a II Guerra mundial, local do acampamento aliado. Até o dia 12 de janeiro, a jovem ítalo-brasileira viajou por 5 regiões, conhecendo 30 lugares, para reencontrar os descendentes dos amigos do avô e as cidades que foram protagonistas dessa incrível história.
                                       
                                      
A etapa final desta viagem de memória foi no dia 12 de janeiro em Gênova, com a visita ao Mei, Museu Nacional da Emigração Italiana, onde Thaisa entregou ao prefeito de Gênova Marco Bucci o cartão postal da última etapa da viagem. Estiveram presentes na reunião Paolo Masini, Presidente da Fundação MEI que desejou e apoiou fortemente o projeto; Fabio Porta, deputado eleito pela divisão América do Sul e presidente do grupo parlamentar de amizade Itália-Brasil; Alessandra Bianchi, Conselheira do Desporto, Instalações Desportivas e Turismo do Município de Gênova; Hadil da Rocha-Vianna, Embaixador Cônsul Geral do Brasil em Milão com vídeo de saudação. Paolo Masini, Presidente da Fundação MEI, afirmou: “'Estamos orgulhosos de ter inaugurado o ano do “Turismo de Raízes” desta forma. E’ o primeiro de uma longa série de projetos planejados. Uma viagem emocionante a de Thaisa, que, mais do que outras, desenha uma humanidade que transcende as fronteiras do espaço-tempo, trazendo à luz um aspecto pouco conhecido da guerra de libertação através de uma documentação única. A história de Thaisa e sua família é emblemática do papel que teve a emigração italiana. Esta è uma nova peça importante dessa grande narrativa popular e coletiva que, como Mei, estamos construindo".  

O prefeito de Gênova Marco Bucci lembrou que esta história atravessa três séculos, dois continentes e muitos sentimentos diferentes, da saudade ao amor, do apego à pátria à curiosidade: “É uma história que tem suas raízes na Itália e se estende até o Brasil. Foi um prazer receber Thaisa em Génova, numa viagem em busca das próprias origens." Chegar em Gênova, e estar dentro de um símbolo da Memória qual è o Mei, dà  sempre uma grande emoção, disse Fabio Porta: “A escolha de sua localização não é por acaso. Tanto em Gênova quanto em São Paulo no Brasil, os dois Museus da Migração são os locais de onde muitos italianos partiram ou transitaram em direção às Américas. No Brasil hoje em dia existe a maior comunidade de descendentes de italianos do mundo, mais de trinta milhões de pessoas. O ano do Turismo de Raízes é uma extraordinária oportunidade de internacionalização, e não é por acaso que o primeiro evento aconteceu no Museu Nacional da Emigração Italiana do MEI”.
Destacamos que a “Viagem de Thaisa” foi o primeiro evento realizado no ano do “Turismo de Raízes” que coincide com os 150 anos da emigração italiana para o Brasil. Idealizado por Romina Deprati, colaboraram na criação do projeto do Museu Nacional da Emigração Italiana: Andrea Pedemonte, Unpli, Conselhos de emigrantes como Migrer, Associação de Amizade Itália-Brasil, Anci Regional. A automóvel da Viagem de Thaisa foi disponibilizada pela “I progetti del cuore” Società Benefit.




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