OMAGGIO A NEGUINHO DO SAMBA E AL SAMBA-REGGAE
Il ricordo del figlio Anderson "do Samba" Souza
Antonella Rita Roscilli
Neguinho do Samba
TESTO IN ITALIANO (Texto em português)"Ricordo che avevo 14 anni. Era la sera di Natale, mio padre mi chiese di dargli un po' di aiuto per terminare di accordare gli strumenti. Dissi di si, pensando fosse questione di poco. Avevo fissato un appuntamento con gli amici per festeggiare. E invece mio padre, senza batter ciglio e senza diritto di replica, mi disse: Dobbiamo finire. Prima il dovere e poi il resto. Così passammo tutta la notte: io, lui e gli strumenti. Anche questo era mio padre" Così risponde Anderson "do Samba" Souza, compositore, percussionista e produttore musicale, quando gli chiedo di ricordare il celebre Neguinho Do Samba, inventore del Samba-Reggae, um ritmo musicale che ha superato tutte le frontiere del mondo.
Oggi, 31 ottobre 2013, ricorre il quarto anniversario della sua scomparsa. E vogliamo rendere omaggio a questo grande artista che ha fatto tanto per la comunità, per la musica, per Bahia, per il Brasile e il mondo artistico. Lo ricordiamo anche attraverso il figlio Anderson che da anni vive in Italia diffondendo il Samba-Reggae e lo spirito della musica che proviene dalla sua Terra. Anderson ha ereditato dal padre il dono di suonare percussioni e altri strumenti, ma ha sviluppato poi un percorso artistico individuale che si intreccia con altre culture, trasformando energia musicale in vitalità. Nasce a Salvador Bahia, nel cuore del centro storico del Pelourinho, in Rua do Paço, nella casa che era appartenuta al famoso poeta Castro Alves.
Cresce nel quartiere Saude con la madre e lo zio, Mestre Jackson, che diventerà illustre secondo maestro dell'Olodum, contribuendo alla realizzazione e divulgazione del Samba-Reggae. Parlando del padre, fondatore della scuola di percussioni Olodum e del bloco Didà, Anderson dice: "Ero piccolo quando per la prima volta mi diede i suoi timbales perchè potessi studiare ed esercitarmi. Ricordo che andai dal Pelourinho fino al quartiere Saúde dove vivevo com mia madre e mio zio Jackson. Pensavo che lui mi avesse dato in regalo quegli strumenti, e invece no, dovetti riportarglieli perchè li utilizzava negli spettacoli".
Neguinho do Samba (Antonio Luis Alves de Souza) ha inventato il Samba-Reggae modificando tamburi per ottenere intonazioni e sonorità differenti, riuscendo così a creare un ritmo musicale unico, specchio di Salvador, di quelle misture musicali che ci riportano all'Africa. Era nato nel quartiere di San Martin. Figlio di Jacinto Alves de Souza (fabbro) e Dona Nilza Silva de Souza (lavandaia), "Neguinho do Samba" proveniva da una famiglia di griot. Aveva iniziato ben presto a sperimentare i ritmi suonando le bacinelle di alluminio della mamma. Fece diversi mestieri, poi si dedicò totalmente all'arte musicale. Venne riconosciuto a livello internazionale. Maestro del gruppo Olodum, suonò con Jimmy Cliff, Wayne Shorter, David Byrne, Paul Simon, Michael Jackson. Apparve nel vídeo di Michael Jackson They Don't Care About Us vestito com i colori del panafricanismo (verde, giallo e rosso), dirigendo i percussionisti del gruppo Olodum.
Il figlio Anderson sviluppa il suo stile afro-baiano anche con altri artisti come Mestre Prego, Carlinhos Brown, Gabi Guedes, Bira Reis, Nana Vasconcelos, ecc. Condivide esperienze artistiche con Olodum, Timbalada, Gilberto Gil, Pepeu Gomes, Graham Haynes, Hermeto Pascoal, Daniela Mercury, J. Velloso, Mariella Santiago, Frederik Noren, Coumba Dou Dou ecc. Poi per Anderson arriva l'Italia: 70 shows in tre mesi com Roy Paci & Arestuda, due spettacoli con i Negrita, dà lezioni di percussione nel gruppo "Sambanderson" a Firenze, viaggia all'estero per workshop, scambi musicali e approfondimenti. Arrivano i CDs Solista que base Afro-jazz, (2003) e Tambor concorda (2013) con la partecipazione di Graham Haynes, Gilberto Santiago, Amana Melomè etc. Partecipa a Festivals come Jam Session Open-Air Montreux, in Svizzera, ove si esibisce con Armandinho, Jaques Morelenbaum, Aldo Brizzi e Amana Melomè.
Un workshop in Brasile, in omaggio al padre, vede la partecipazione del trombettista e compositore Graham Haynes, figlio del batterista di jazz Roy Haynes. E tanta ricerca, dialoghi interculturali, perchè la musica è questo e Anderson ci crede fermamente. Fa interscambi con musicisti africani: i malesi Lansiné Kouyaté e Cheik Thidiane, il senegales Sena Mbaye del Senegal, Doudou Ndiaye, re del sabà.
Apprende a suonare il Tama con Assane Thian, che suona con Youssou N'dour ed è considerato il migliore strumentista di Tama in Senegal. E qui Anderson, insieme al suo progetto "Tambor concorda", viene invitato a rappresentare la ritmica brasiliana nella registrazione del disco Afrikabassamba. A Dakar tiene un workshop di Samba-Reggae con il gruppo del progetto Sambaobab in collaborazione con l'Ambasciata del Brasile in Senegal. "E' stato emozionante stare in Africa e rappresentare la nostra cultura afro-baiana. Il Samba-Reggae non ha frontiere" mi dice.
E' vero, non ha frontiere, tanto che nel 1990 gli Olodum registrano con Paul Simon il CD Rhythm of the Saints. E in segno di ringraziamento, Simon offre a Neguinho una bella auto, ma lui, invece dell'auto, sceglie nel Pelourinho una casa dello stesso valore, dove aprirà una scuola. Un gesto nobile, da parte di chi fa una scelta che dia possibilità di mettere radici e diffondere arte, amore per la sua gente. Il 13 dicembre 1993, giorno del compleanno di Luis Gonzaga, Neguinho do Samba fonda in quella casa il Progetto Didá pensando che sia importante offrire uno spazio alle donne, specialmente le afrodiscendenti, ove scambiare idee e sviluppare attività. Didá è un'associazione culturale che promuove, ancora oggi, in modo gratuito, attività educative basate su arte e manifestazioni popolari.
A Salvador offre 11 corsi tra cui percussione, danza afro, teatro, capoeira, artigianato, batteria, cavaquinho ecc. ospitando da 600 a 800 ragazzi all'anno. Il progetto si estende ad altre attività e sviluppa un blocco afro carnevalesco. E il 31 ottobre 2009 Neguinho do Samba lviene a mancare proprio quando si trova nella sua scuola. Lascia sette figli. In quella triste occasione il compositore e cantante Gerônimo disse: "Ha lasciato um segno grande di come si fa samba a Bahia. L'ho accompagnato nello sviluppo degli Olodum e lui già sperimentava nuove fusioni di reggae con il samba. E per ironia del destino, è venuto a mancare proprio dentro la scuola che ha fondato."
E Calinhos Brown disse: "Siamo tristi e contenti perchè Dio ci ha dato questo eroe che ha lasciato una continuazione a tutti noi. Principalmente suo figlio, il musicista Anderson e la famiglia Didá".
Oggi possiamo dire che questo grande artista continua a vivere. Continua a vivere nella memoria, continua a vivere nel Samba-Reggae che molti artisti e lo stesso figlio Anderson "do Samba" Souza continuano a divulgare nel mondo. Ogni battuta, ogni suono del Samba-Reggae che si espande è il ritmo pulsante del cuore di Neguinho do Samba.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
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TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)HOMENAGEM A NEGUINHO DO SAMBA E AO SAMBA-REGGAE
As lembranças do filho Anderson "do Samba" Souza
por
Antonella Rita Roscilli
"Me lembro que tinha 14 anos de idade. Aconteceu na noite de Natal , meu pai me pediu para lhe dar um pouco de ajuda para terminar de afinar instrumentos musicais. Eu aceitei pensando que fosse questão de pouco. Tinha um encontro com os amigos depois, mas meu pai , sem vacilar e sem direito de resposta , disse-me: Precisamos terminar. Primeiro o dever e depois o restante. Então eu passei a noite inteira com ele e os instrumentos. Meu pai era também isso". Assim responde Anderson "do Samba" Souza, compositor, percussionista e produtor musical, quando o convido a recordar o famoso Neguinho do Samba, inventor do Samba-Reggae , um ritmo musical que ultrapassa todas as fronteiras do mundo.
E hoje, 31 de outubro de 2013, quatro anos após a sua morte, prestamos uma homenagem especial a este grande artista que muito fez para a comunidade, a música, para Bahia. Lembramos dele também através de seu filho Anderson , que ha anos vive na Itália , espalhando pelo mundo o Samba-Reggae e espírito da música que provém da sua terra. Anderson herdou de seu pai o dom de tocar tambores e outros instrumentos, mas, em seguida, desenvolveu um percurso artistico indivídual que une culturas, transformando sons e energia musical em vitalidade. Ele nasce em Salvador, Bahia, no coração do centro histórico do Pelourinho, na Rua do Paço, na casa que pertenceu ao famoso poeta Castro Alves. Logo respirando ritmos e músicas, com referências familiares muito grandes, cresce no bairro da Saúde com sua mãe e seu tio , Mestre Jackson, que se tornará o segundo mestre ilustre do Olodum, contribuindo para a criação e divulgação do Samba-Reggae.
Falando de seu pai, o fundador da escola do famoso grupo de percussão Olodum da Bahia e o bloco Didá, Anderson diz: "Eu era criança quando pela primeira vez ele me deu a seus timbales para que eu pudesse estudar e praticar. Lembro-me que andei do Pelourinho até o bairro da Saúde, onde eu morava com minha mãe e meu tio Jackson. Pensei que ele tivesse me dado os instrumentos de presente, mas não, eu tive que devolver tudo pois ele os usava durante os shows."
Neguinho do Samba inventou o Samba-Reggae modificando tambores para obter sons e entonações diferentes, permitindo-lhe assim de criar um ritmo musical único, espelho de Salvador, misturas de músicas que nos levam para África.
Neguinho (Antonio Luis Alves de Souza) nasceu no bairro San Martin. Filho de Jacinto Alves de Souza (ferreiro) e Dona Nilza Silva de Souza (lavadeira) ,provém de uma familia de griots. Começou logo a experimentar ritmos brincando com as bacias de alumínio da mãe. Fez vários trabalhos , em seguida, dedicou-se inteiramente à arte. Funda o Ilê Aiyê e o Olodum, grupo que deixarà depois da gravação do
vídeo com Michael Jakson. A sua música é reconhecida internacionalmente. Mestre do Olodum, toca com Jimmy Cliff, Wayne Shorter, David Byrne, Paul Simon, Michael Jackson. Aparece no vídeo de Michael Jackson They Don't Care About Us vestido com as cores do Pan-Africanismo (verde, amarelo e vermelho), dirigindo o grupo de percussão Olodum
O filho Anderson desenvolve seu estilo afro- baiano com o Mestre Prego, Carlinhos Brown , Gabi Guedes, Bira Reis, Nana Vasconcelos. Compartilha experiências artísticas com Olodum , Timbalada , Gilberto Gil, Pepeu Gomes, Graham Haynes , Hermeto Pascoal, J. Velloso, Daniela Mercury, Mariella Santiago , Frederik Noren, Coumba Dou Dou etc. Em seguida, Anderson vem para a Itália: 70 shows em três meses com Roy Paci & Arestuda , dois shows com Negrita, dá aulas de percussão do grupo " Sambanderson " em Florença, onde mora.
Viaja para o exterior para workshop, intercâmbios musicais e shows. Lá vem o CD Solista que base Afro-jazz (2003) e o CD Tambor concorda (2013 ) com a participação de Graham Haynes , Gilberto Santiago , Amana Melomè etc. Participa a Festivais quais "Jam Session Open- Air" em Montreux, Suíça, onde se apresenta com Armandinho, Jaques Morelenbaum, Aldo Brizzi e Amana Melomè. Um workshop no Brasil, em homenagem a seu pai , com a participação do trompetista e compositor Graham Haynes, filho do baterista de jazz Roy Haynes. E muitas pesquisas musicais, diálogo musical intercultural , porque Anderson acredita firme nisso. E colabora com músicos africanos : os maleses Lansiné Kouyaté e Cheik Thidiane, o senegalés Sena Mbaye do Senegal, Doudou Ndiaye , rei de Sabá .
Aprende a tocar Tama com Assane Thian , que toca com Youssou N'Dour e é considerado o melhor instrumentista de Tama no Senegal . E aqui Anderson, juntamente com o seu projeto " Tambor concorda ", è convidado para representar o ritmo brasileiro na gravação do disco Afrikabassamba . Em Dakar realiza um workshop de Samba-Reggae com o gruppo Sambaobab em colaboração com a Embaixada do Brasil no Senegal. "Foi emocionante estar na África e representar a nossa cultura afro-baiana . O Samba-Reggae não tem fronteiras", diz ele.
Não tem fronteiras, tanto que o Olodum em 1990 grava com Paul Simon Rhythm of the Saints. E Paul Simon, em sinal de agradecimento, oferece para Neguinho um bom carro, mas ele , ao invés do carro, escolhe uma casa no Pelourinho do mesmo valor onde irà fundar a sua escola. Um gesto nobre: em vez de objetos, escolhe o que dá a oportunidade de criar raízes e difundir a arte , o amor para seu povo. Aqui no dia 13 dezembro de 1993, data do aniversario de Luis Gonzaga, funda o Projeto Didá com a Banda feminina Didá pensando que seja importante oferecer um lugar às mulheres , especialmente as afro-descendentes, um espaço para trocar idéias e desenvolver negócios . Didá é uma associação que promove cultura, atividades educacionais livres com base na arte e manifestações populares.
Em Salvador oferece 11 cursos, incluindo percussão, dança africana, teatro, capoeira, artesanato , bateria, cavaquinho, etc . hospedagem 600-800 meninos por ano. O projeto se estende a outras atividades e desenvolve um bloco afro no Carnaval. No dia 31 de outubro de 2009 Neguinho do Samba termina a sua existencia falecendo em sua própria escola. Deixa sete filhos.
Na ocasião, o cantor e compositor Gerônimo declara: "Ele deixa um grande legado, uma marca de como se faz Samba na Bahia. Eu acompanhei o processo de desenvolvimento do Olodum e ele já experimentava as novas fusões do reggae com o samba. Depois, acompanhei o trabalho cultural que ele fez com a Banda Didá. E por ironia do destino faleceu dentro da própria escola". Declarou Carlinhos Brown:"Ficamos tristes e contentes por Deus ter nos dado esse heroi,que deixou a continuidade para todos nos, principalmente seu filho, o musico Anderson "do Samba" Souza e a familia Didá".
Hoje em dia este grande artista baiano continua vivendo na memória, continua vivendo no Samba-Reggae que muitos artistas e o próprio filho Anderson " do Samba " Souza continuam espalhando pelo mundo. Em cada batida, em cada som do Samba-Reggae vive o ritmo pulsante do coração de Neguinho do Samba.
© SARAPEGBE.
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Traduzioni di A.R.R.
Anderson "do Samba" Souza
Antonella Rita Roscilli, brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa lusofona. Laureata in Lingua e Letteratura Brasiliana presso “La Sapienza”, Università di Roma, è in Brasile Mestra em Cultura e Sociedade. Biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer) di Zélia Gattai. Membro corrispondente della Academia de Letras da Bahia, e dell'IGHB, è Ideatrice nell'area documentaristica e ha curato in Italia il Centenario di Jorge Amado alla BNC di Roma.